Milano stagione 2014/2015, l'ultima di Nicolò, (lì dal 2010). Allenatore Banchi. Roster Ragland, Brooks, A. Gentile, Kleiza, S. James, Samuels, Moss, Cerella, Gigli, Hackett, poi Tabu ed Elegar. Nonostante il roster, non si vince nulla. Nemmeno la SuperCoppa. Il Q.I. di Nicolò viene assolutamente ignorato. Il suo utilizzo si limita ad assistere i compagni sul parquet di gioco che ne combinano di ogni e poi, magari all'ultimo istante, quando non ci saltano fuori, gli scaricano la palla per un tiro disperato dalla lunga. Melli è un brago ragazzo, rispettoso, educato, professionista. Piace al Sig. Armani ed alla dirigenza Olimpia. Gli viene proposto il rinnovo contrattuale da parte di Proli. Lui ringrazia, ma si mette in gioco, rischiando di suo, uscendo da una sorta di comfort zone, perchè vuole ritornare ad essere un giocatore di basket. Così firma al Bamberg di coach Trinchieri.
New Orleans stagione 2020/2021. All'ultimo dei due anni "garantiti" dalla franchigia. In Louisiana l'ha voluto coach Alvin Gentry e soprattutto il vice presidente operativo, David Griffin. Melli, nel 2019/2020, ha tenuto una media ad incontro, su 60 gare disputate, di 17,4 minuti, 6,6 punti, 3 rimbalzi, 1,4 assist. In 8 match entra nel quintetto di partenza ed il suo utilizzo è più da giocatore interno. Gentry viene sollevato dall'incarico, al suo posto, Stan Van Gundy, colui che ha relegato Datome ai margini ai Detroit Pistons, quando Stan era allenatore e presidente opeativo nel 2014. Adesso Melli viene impiegato da ala, gioca sugli scarichi dei propri compagni, quando l'opzione 1-2-3 non va a buon fine e lui deve tirare dall'arco dei 7,25. Quasi come fosse un Belinelli. I compagni, in particolare Zion, lo stimano, ma Van Gundy non lo vede e non trova un ruolo in cui Nicolò possa dimostrare il proprio Q.I. In 16 partite, Melli ha un minutaggio medio di 10,2', con 1.8 punti, 1,9 rimbalzi. Queste le 16 partite in cui ha messo piede sul parquet, perchè in ben 17 (quando scriviamo) non gli è stato concesso.
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