L’Italia è ai quarti di finale del torneo olimpico. Con la vittoria
sulla Nigeria (80-71), la seconda nel girone dopo quella contro la
Germania, gli Azzurri secondi nel raggruppamento e martedì 3 agosto
torneranno in campo per giocarsi un posto in semifinale.
Avversaria
e orario si sapranno solo domani, al termine delle gare del gruppo C,
quando verrà effettuato il sorteggio per gli accoppiamenti dei quarti di
finale.
Non potendo affrontare di nuovo l’Australia, l’Italia,
inserita nella seconda urna, potrà avere in sorte una tra Francia (prima
del gruppo A), la vincente della gara tra Spagna e Slovenia di domani
(prima gruppo C) e gli Stati Uniti (migliore seconda).
Nel
frattempo la squadra di coach Meo Sacchetti si gode un successo fatto di
fatica e sudore contro una squadra che per larghi tratti del match ha
tirato da dietro l’arco con percentuali strabilianti. Una prestazione
corale che ha messo in mostra ancora una volta uno dei pregi migliori di
questo gruppo: la capacità di aiutarsi l’un l’altro e di trovare
energie da ognuno nei momenti di difficoltà. E non si tratta delle
solite bocche da fuoco, che pure non mancano, ma di prestazioni preziose
come quelle, ad esempio, di Amedeo Tessitori, 5 minuti e mezzo
fondamentali in attacco e in difesa, Michele Vitali (6 rimbalzi) o Pippo
Ricci (2/3 da tre in momenti cruciali). Andrebbero citati tutti, e
questo la dice lunga su come la squadra approcci le sfide.
“Questi
ragazzi si divertono – ha detto il CT – e io più di loro. È un piacere
andare in palestra per allenarli ed è un piacere vederli giocare in
campo. Oggi è stata una partita diversa dal solito perché abbiamo avuto
alti e bassi e devo dire grazie ai giocatori che sono usciti dalla
panchina: il loro apporto a livello di intensità ed energia ci ha
aiutato nei momenti difficili. Alla fine gli abbiamo tolto certezze. La
loro aggressività non ci ha fatto tirare bene da tre e dunque abbiamo
dovuto vincerla con la difesa. Sono molto soddisfatto e spero che questo
successo aiuti tanta gente ad appassionarsi alla pallacanestro, sport
meraviglioso”.
Alessandro Pajola: “Partita molto difficile e
molto fisica. Siamo stati bravi a continuare a passarci la palla e
stringere in difesa. Abbiamo concesso solo 71 punti a una squadra che
può contare su tanti talenti individuali e il merito è della difesa.
Dobbiamo migliorare negli errori commessi perché ora si va avanti e si
deve sbagliare il meno possibile. Ricarichiamo le pile e pronti per la
prossima”.
Simone Fontecchio: “Un match incredibile. Siamo
partiti molto carichi ma loro sono rientrati e ci hanno messo in
difficoltà. Non abbiamo mai mollato: con le unghie e con i denti, fino
alla fine e con il massimo sforzo l’abbiamo portata a casa. Questa è la
cosa più importante”.
Il primo quarto è quasi perfetto. Con
pazienza e determinazione gli Azzurri mettono a nudo tutti i limiti
della Nigeria, premendo sull’acceleratore e comandando nel punteggio fin
dall’inizio. L’11-0 (17-5) fa correre ai ripari coach Brown, che però
non trova contromisure al gioco fluido dell’Italia. Fontecchio, Tonut e
Mannion volano e segnano e dopo 10 minuti il vantaggio è cospicuo
(29-17). Ad inizio seconda frazione qualcosa di inceppa, e negli
ingranaggi Azzurri penetrano Okafor e soprattutto Metu con tre triple in
fila: grazie a loro gli africani costruiscono il 13-2 che rimette il
match sui binari dell’equilibrio. Il momento più delicato arriva col
pareggio e poi con il sorpasso firmato Achiuwa (34-36). Con la Nigeria
in fiducia (50% al tiro da tre) la scossa arriva dalla tripla di Ricci e
soprattutto dall’impatto sul match di Amedeo Tessitori, che prima si
rende protagonista di tre giocate difensive di livello e poi firma il
gioco da tre che manda i suoi al riposo lungo con un punto di vantaggio
(40-39). Si soffre a rimbalzo (25-19) ma non si può dire sia una
sorpresa, visto il divario fisico in campo.
Il terzo quarto inizia
alla grande, con un parzialino di 6-0 che sembra presagire ottime cose
per il resto del match ma così non è: guidata ancora da Okafor, la
Nigeria recupera e ci passa ancora. All’alba degli ultimi dieci minuti
l’Italia è sotto di 8 (56-64). È proprio qui che i ragazzi di coach
Sacchetti costruiscono il successo che vale i quarti di finale, presi
per mano da un Melli in versione deluxe e da un Mannion imprendibile. Il
14-1 è devastante e spiana la strada al +9 finale. Finisce 80-71 per
gli Azzurri, che approdano ai Quarti di finale.
Il girone lo vince
l’Australia, che batte la Germania 89-76. Con la vittoria degli Stati
Uniti sulla Repubblica Ceca, tedeschi tra le due migliori terze. Nigeria
eliminata.
Tutte le partite della Nazionale maschile saranno in
diretta su Rai Due (durante il live potranno esserci flash da altri
campi gara in caso di possibili medaglie Azzurre) e su discovery+ e
Eurosport Player.
I tabellini
Italia-Nigeria 80-71 (29-17,
11-22, 16-24, 24-8)
Italia: Spissu ne, Mannion 14 (3/7, 1/5), Tonut* 10
(4/6, 0/2), Gallinari 3 (1/3, 0/1), Melli* 15 (5/8, 1/4), Fontecchio* 12
(3/4, 2/7), Tessitori 3 (1/3), Ricci 6 (2/3 da tre), Moraschini (0/1),
Vitali M. (0/2, 0/3), Polonara* 13 (3/4, 2/4), Pajola* 4 (0/2, 0/1).
All: Sacchetti
Nigeria: Okpala* 2, Agada (0/1 da tre), Udoh ne, Metu
22 (1/4, 6/7), Emegano (0/3), Oni* 3 (0/2, 1/6), Okafor 14 (7/8), Okogie
2, Vincent* 3 (0/2, 1/3), Nwora* 20 (4/10, 3/7), Nwamu (0/1, 0/4),
Achiuwa* 5 (2/4). All: Brown
Tiri da due Ita 20/39, Nig 14/34;
Tiri da tre Ita 8/31, Nig 11/28; Tiri liberi Ita 16/19, Nig 10/15.
Rimbalzi Ita 40 (6 Vitali M.), Nig 39 (10 Metu). Assist Ita 16 (4
Fontecchio, Pajola), Nig 11 (3 Metu).
Usciti 5 falli: Emegano (Nig).
Arbitri: Antonio Conde (Spagna), Roberto Vazquez (Portorico), Takaki Kato (Giappone).
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