"Si è trattato di un semplice colloquio di lavoro. Come se ne
svolgono tanti". In sostanza questa la chiusa finale della possibile
avventura in biancorosso di Mario Fioretti. Parole pronunciate via
smartphone dal soggetto apicale di Pallacanestro Reggiana. Dall'altra
parte un piccato ed autorevole rappresentante dell'Olimpia Milano che
chiedeva spiegazioni dell'improvviso dietrofront (nel frattempo Milano
aveva liberato Fioretti dal vincolo contrattuale che lo legava alla
società meneghina ancora per un anno).
Il colloquio di lavoro in questione è avvenuto oramai qualche giorno fa, fra Claudio Coldebella, Mario Fioretti, Veronica Bartoli, Filippo Barozzi. A cui è seguita una cena.
Poi, nei giorni seguenti, sarebbero stati sistemati gli ultimi dettagli per l'arrivo a Reggio del coach bergamasco. Coldebella, Fioretti ed il suo manager (lo stesso del nativo di Castelfranco Veneto) tutti sincronizzati. Tutti d'accordo.
Mancava
solo la firma del contratto. Fissata per giovedì 15 giugno fra gara 3 e
gara 4 delle finals. Il giorno "libero" di Fioretti.
A questo punto l'improvvisa inversione ad U. Nel frattempo Sakota continuava ad essere ancora l'allenatore dell'Unahotels.
La proprietà non ha avallato il closing per il quasi 50enne attuale assistente di Milano.
A Coldebella non è rimasto che comunicarlo al diretto interessato.
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