Linda Pigozzi sulla Gazzetta di Reggio ha intervistato il gm della Pallacanestro Reggiana, Claudio Coldebella, all'indomani della debacle di Varese. Eccone un importante estratto.
"Un fisiologico momento di difficoltà. Ogni stagione lo presnta. Le grandi squadre e, dietro, i grandi club, lo sono dal modo in cui lo sanno gestire. Ora non si deve nascondere ciò che di positivo è stato fatto e si vuole fare. La nostra partita a Varese è stata molto brutta. Un po', però, me lo aspettavo. L'entusiasmo per la qualificazione alla final eight è stato tanto. Forse non lo abbiamo gestito al meglio. A questa squadra manca il vissuto. In tal senso anche Galloway è un rookie nel campionato italiano. Il buono, ribadisco, c'è e non va cancellato. Parlo delle otto vittorie ottenute. Parlo dell'entusiasmo creato nei confronti della gente di Reggio. Lo si percepisce dal botteghino e dal merchandising. Da Varese, comunque, posso portarmi a casa una nota positiva. E non di poco conto. Momo Faye. Il suo atteggiamento, la sua voglia di non mollare. Un 18enne, frutto della crescita nel nostro settore giovanile. Sappiamo a che punto siamo con la squadra. Abbiamo coscienza di ciò che dobbiamo migliorare. Soprattutto c'è la voglia di migliorare. La classifica mostra chiaramente come vi siano delle squadre che hanno qualcosa in più rispetto ad altre. Noi siamo i primi dei secondi e ce la possiamo giocare con tutti. Non dobbiamo alzare le aspettative perchè sarebbe sbagliato. Lo staff resta la chiave del processo. La squadra lavora bene ed è legata all'allenatore. Fondamentale è la proprietà che sentiamo molto vicina. Pallacanestro Reggiana ha la fortuna di avere al suo interno una persona come Filippo Barozzi. Grande cuore e che, nel tempo, ha sviluppato capacità analitiche importanti. Per migliorare possono esserci due strade. Quella del lavoro e della continuità o quella del rinnegare quanto di fatto e cambiare. Va da sè che Atkins non stia facendo la sua miglior stagione. Forse e dico forse con un centro diverso avremmo due punti in più? E Faye? Sarebbe stato messo in disparte? In tanti cambiano quasi subito senza darsi il tempo di migliorare. Lo hanno già fatto 12 squadre in serie A. Non c'è la volontà a tutti i costi di ricorrere al mercato. Poi, se si presentasse la giusta occasione la valuteremmo. C'è il desiderio di crescere insieme al settore giovanile. Sarà dato ancora più impulso al reclutamento di U19-U17-U15 dentro e fuori il territorio. Vogliamo competere ai piani alti anche con nostri giocatori all'interno di un nostro contenitore come Casa Biancorossa. Io ho sempre fatto l'Europa. Ne sono innamorato. Prima di parlarne, bisogna arrivarci."
Fonte: LegaBasket
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