Pistoia, Christon si sfoga sui social: «Mancanza di rispetto». Poi rimuove tutto.
Il play biancorosso ha puntato il dito sulla disorganizzazione del club e l’assenza di una guida tecnica: «La società deve porre rimedio».
Clima pesante all’interno dello spogliatoio di Pistoia. La situazione legata al futuro di coach Dante Calabria – la cui avventura in biancorosso appare ai titoli di coda – sembra essere solo la punta dell’iceberg. La gestione societaria e le dinamiche in essere sulla guida della squadra nel frattempo hanno ovviamente creato malcontento anche tra i giocatori. Una squadra apparsa già sfilacciata in campo, figlia di una instabilità generale che da settimane ormai si respira nei corridoi di via Fermi.
Ne ha dato conferma a tutti l’ultimo arrivato, nonché il più esperto del gruppo, Semaj Christon. Il play ex Brescia ha affidato alle proprie storie Instagram un pensiero sulla situazione vissuta in queste ore dai biancorossi. «La mancanza di rispetto nei confronti del gioco e del tempo delle persone è da non credere… Potrei piuttosto passare il tempo con la mia famiglia e i miei bambini… Questo campionato (Serie A, nda) non è l’AAU o l’open gym. La società deve porre rimedio a questa situazione». Pubblicata attorno alle 12:30 di martedì 29 ottobre, la storia è stata rimossa qualche ora dopo, nel tardo pomeriggio.
NUOVA CADUTA DI IMMAGINE
Un messaggio carico di sconforto, rabbia ma anche sarcasmo, sia per l’enorme emoji in lacrime dal ridere che per il tono utilizzato. Christon si è difatti fatto beffe della società del Pistoia Basket – non l’ha nominata è vero, ma il riferimento è chiaro alla sua attuale esperienza – puntando il dito sulla totale disorganizzazione e assenza di guida tecnica. Il nativo di Cincinnati ha puntualizzato come il livello al quale lui e i suoi compagni sono è molto alto e merita altrettanto elevato rispetto. Nelle sue parole la Serie A non è l’AAU – ovvero Amateur Athletic Union, una lega dilettantistica americana – e gli allenamenti di una squadra di questo blasone non dovrebbero essere come la “open gym“, ovvero un allenamento individuale ed autonomo, difatti senza un coach.
Parole dure del classe 1992 che certo di società e squadre ne ha girate
parecchie ma che a quanto pare non si era mai trovato in una situazione simile. Per Pistoia – intesa come club e dirigenza – certo non una bella pubblicità agli occhi di un navigato professionista e del suo “pubblico”. Un’altra caduta di immagine da aggiungere alla lista, che segue lo scontro tra Ron Rowan e coach Calabria a Cremona, la denuncia dell’USAP
nei confronti del presidente biancorosso per aver guidato la squadra
contro Venezia e quanto visto a Varese dove per tutto il primo tempo è
stato Tommaso Della Rosa a dare indicazioni con il tecnico italoamericano a sedere in silenzio. In seguito anche alla prima “denuncia” arrivata dall’interno, si attendono adesso le mosse del presidente Rowan.
da pistoiasport.com
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