UNAHOTELS-INTERVISTA. LE VERITA' DI CLAUDIO COLDEBELLA.

 

UNAHOTELS Reggio Emilia, l'analisi del GM Coldebella: "Vogliamo dare continuità al progetto e speriamo di rinnovare Vitali e Smith".

Intervistato sui quotidiani locali reggiani, il General Manager della UNAHOTELS Reggio Emilia ha smentito le voci di mercato che lo vorrebbero in futuro lontano dai biancorossi: “Non me lo posso permettere di guardare troppo in là, adesso il focus è sulla squadra e sulle partite con Sassari, poi con Manresa. Ho un contratto, sono parte di questo club che mi ha dato un mandato ben preciso. Il mio obiettivo era stare dalla parte sinistra del tabellone. Così è stato la scorsa stagione e anche quest'anno siamo sulla strada giusta. A fine di questa stagione, poi, ci sederemo al tavolo e faremo il punto, guardando dove siamo arrivati e proveremo a fare i giusti ragionamenti. Il coach? Anche Priftis ha un contratto, sarà qui il prossimo anno nel modo più assoluto. È legato al club, alla proprietà, alla città. Sta benissimo qua. Per me è l'allenatore ideale ed è a un livello da Eurolega. La continuità è alla base di tutto e saremo qui anche l'anno prossimo. La presidente Veronica Bartoli ha un ruolo cruciale su quella che è la continuità e la visione del club, io metto a terra le idee e la filosofia della Bartoli. Tutto parte da lei, che mi ha portato a Reggio e per questo le sono infinitamente riconoscente”.

"Mettendoci nei panni dei tifosi – prosegue Coldebella - capiamo che a loro fa piacere rivedere i propri beniamini. Con tante iniziative noi cerchiamo di creare un rapporto con il territorio; quindi, cambiare i giocatori ogni anno non è il massimo. Seguendo questa logica cercheremo un accordo con Vitali che è in scadenza di contratto. Michele dà tantissimo alla squadra, al di là delle statistiche. Mi auguro che continui con noi, in qualunque ruolo, se avrà voglia di assisterci, anche Jamar Smith. Per lui qui ci sarà sempre posto. La sua esperienza è importantissima e il legame con la sua famiglia è grande. Non si può perdere uno come Jamar. È un valore aggiunto”.

Coldebella ha anche sottolineato la crescita di Faye: “Faye ha fatto passi importanti, a lui ci tengo molto a lui e da lui pretendo un ulteriore miglioramento nei prossimi mesi. Non l'ho mai considerato in base all'età. Di Momo sono contento ma ho grandi aspettative sia dal punto di vista dell'applicazione sia a livello di miglioramenti. Deve sempre dare sempre il massimo, deve sempre avere fame. Devo essere un po' duro perché deve alzare il suo livello".

Fonte: LegaBasket

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Prima della ripartenza del campionato di serie A con la 20a giornata, dopo Coppa Italia e finestra FIBA, è il momento di fare chiarezza anche sul futuro di Claudio Coldebella. Il Gm della Pallacanestro Reggiana è sotto contratto fino al 2026 e spiegare le voci che vedevano su di lui un forte interesse del Maccabi Tel Aviv è un punto cruciale nell'intervista rilasciata  su Il Resto del Carlino edizione Reggio Emilia e Gazzetta di Reggio.

Maccabi Tel Aviv. "Il lavoro dei manager ha sempre un inizio e una fine. A Reggio però sto bene, abbiamo una proprietà fantastica e la presidente Veronica Bartoli per me ha un ruolo cruciale su quella che è la continuità di questo club e la visione: tutto parte da lei. Ho avuto la fortuna di essere stato scelto e non vedo perché dovrei 'rovinare' tutto…".

Il buon cammino, i buoni giocatori. "È un percorso iniziato un anno e mezzo fa, tra le cose di cui sono più soddisfatto c'è la filosofia del club. In un ambiente in cui c'è sempre molta ansia stiamo costruendo basi solide. L'anno scorso abbiamo cambiato un solo giocatore (dentro Black e fuori Hervey, ndr) adesso ne abbiamo aggiunto uno (Faried, ndr).

Formazione italiana. Ad aprile i fratelli Suljanovic e Deme diventeranno italiani di formazione, Faye a giugno, sono tutti prodotti del vivaio: è un grande orgoglio".

Se Coldebella se ne andasse potrebbe seguirlo Priftis… "Ho già detto che questo è il periodo dei rumors…Priftis è un coach di livello EuroLeague, ma a Reggio sta benissimo e sarà qui anche l'anno prossimo. Qui c'è un ambiente perfetto, il suo lavoro viene apprezzato e lui è supportato dall'ambiente. Come i reggiani è un lavoratore infaticabile ed è molto caparbio, quasi testardo, nel senso migliore del termine."