Basket, baruffe e veleni in Lega serie A. Il ko di Gandini, il caso Trapani e i segnali a Petrucci: la fronda dei club cresce, guida Milano .
Come era prevedibile, e come era stato previsto alla vigilia, l’assemblea della Lega basket di serie A ha scatenato scintille e regalato “sorprese”. Soprattutto, ha prodotto sconquassi. Anzi. La plastica realtà ha superato nella realtà anche la più pessimistica delle previsioni, trasformandosi così in un vero e sonoro ceffone che ha sì colpito al volto il presidente uscente (e unico candidato) Umberto Gandini cui è mancato il quorum per essere rieletto (2/3 dell'assemblea).
Votazione a scrutinio segreto
Dieci i si, sei i no.
E mentre si gioca a scoprire
l’identità delle società dissenzienti insieme a Milano, ci sarebbero Tortona, Reggio Emilia (Veronica Bartoli),
Treviso, Cremona, Trento o Pistoia (Marco Sambugaro).
La ricostruzione completa la potete leggere sul sito storiesport.it - (la versione di Michele Spiezia).
Questi individui, una volta occupato lo scranno presidenziale, manco fossero dei re, mal sopportano di cedere il potere e di perdere visibilità.
RispondiEliminaPerché oggi la visibilità è potere e senza; un Petrucci sarebbe un ottantenne pensionato qualunque..
E Gandini che fino a 60 anni è stato dentro al mondo del calcio, per una poltrona è passato al basket.
RispondiEliminaDopo aver giocato in gioventù a hockey si è accorto (in tarda età) che c'era anche un gioco chiamato palla nel cesto che poteva restituirgli potere e soldi. E vuole ricandidarsi, ancora e ancora... e pur non avendo la maggioranza, per mancanza di alternativa finirà per essere rieletto.
Povero basket!!!
Fosse vero che PR ha votato contro, mi complimento per il coraggio di remare contro il potere dei "compro voto".
RispondiEliminaEvvai presidentessa!!!
Mi stupisce che dopo aver tanto sbraitano contro i "poteri forti", Trapani che è in corsa play off si sia prontamente ad essi allineata
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