Mancano solo tre tessere per completare il roster di coach Priftis a Reggio Emilia per la prossima stagione.
Lo sottolinea Francesco Pioppi su Il Resto del Carlino, che fa il punto sul mercato biancorosso. Un'ala piccola e due centri per chiudere la squadra, con la formula scelta del 6+6. "L'opzione che sembra più logica, nonché a nostro avviso più efficace, sarebbe quella di avere un'ala-pivot italiana da affiancare ad un lungo 'titolare' straniero che sia un super atleta e che possa garantire difesa, rimbalzi e stoppate (uno alla Faried, per intenderci…) andando poi a 'chiudere' il roster con un'ala piccola (sempre straniera) che abbia atletismo e tiro da fuori".
Nelle scorse ore La Prealpina ha parlato di un possibile ritorno di Kwan Cheatham, accostato per settimane alla Trapani Shark. Il giocatore e il suo avrebbero abbassato le pretese economiche. Commenta Pioppi su Il Carlino: "Riprendendo il 'Morbidone', il gm sarebbe però costretto a rivedere tutti i piani. Ne varrebbe la pena? A nostro avviso assolutamente no anche perché il reparto 'lunghi' sarebbe verosimilmente intasato di ali grandi (Severini, Williams e appunto Cheatham), ma avrebbe poi un solo pivot 'vero' in grado di dare presenza in area".
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Non è più scontata la partenza.
Dalla Gazzetta di Reggio a cura di Nicolò Valli, la situazione in casa UNA Hotels.
Ritorno di fiamma per Kwan Cheatham. Dopo il rinnovo, arrivato un po' a sorpresa, di Barford, la UNA Hotels non ha abbandonato l'idea di riportare in biancorosso anche un altro dei titolari della scorsa stagione, l'ala forte Cheatham, elemento fondamentale dal punto di vista tattico con la sua pericolosità perimetrale unita ai 208 cm che lo rendono difficile da limitare. Dopo la buona stagione, e con la possibilità di diventare italiano in caso di convocazione in Nazionale, Cheatham era uno dei nomi più caldi sul mercato e Trapani, guidata dal primo allenatore italiano del giocatore, Repesa, era una soluzione calda. In questo periodo, però, la società reggiana ha continuato a tenere rapporti e a non mollare la presa, per capire se vi fosse margine per una conferma di un elemento che ha lasciato un buon ricordo anche a livello umano. E ora la trattativa, pur senza essere conclusa, rimane avviata e su binari di dialogo costante, pur con le consuete distanze tra le parti sulla questione economica. Certo, a coach Priftis non dispiace avere continuità da un anno all'altro, per non dover ripartire da capo nella costruzione delle dinamiche tattiche e di gruppo, e riavere due titolari fissi come Barford e Cheatham, uniti a Uglietti, Smith e Vitali, garantirebbe di velocizzare i tempi di assemblaggio. Un aspetto particolarmente importante in questo 2025 in cui la UnaHotels dovrà anticipare il ritiro per arrivare in buona condizione alla fase di qualificazione alla Bcl di fine settembre. Da un punto di vista tattico, come ha ricordato il vice allenatore Fucà parlando del nuovo lungo Bryson Williams, il margine esiste. Williams è stato ingaggiato anche per la sua duttilità, per la capacità di rendere sia da ala forte sia da centro, e la sua presenza lasciava maggior margine di manovra nella scelta degli ultimi due lunghi da inserire. Cheatham potrebbe continuare a giocare da ala forte in grado di allargare il campo, e in difesa ha i centimetri per provare ad arrangiarsi in area. Chiaro, se l'operazione rinnovo andasse in porto, il quarto giocatore sotto canestro dovrebbe per forza essere un centro, possibilmente in grado di dare fisicità e presenza difensiva. L'altro grande obiettivo del periodo è Guglielmo Caruso, in uscita da Milano. Che sia un centro, con 210 cm e leve lunghe, è indiscutibile, le sue doti migliori sono l'agilità e la tecnica, più che la fisicità dietro. In questo biennio il coach Priftis ha sempre voluto giocatori di forza e impatto fisico nel pitturato, il salto sarebbe alto ma non incomprensibile, in tempo di pallacanestro sempre più leggera. Non è ancora detto che si riesca a chiudere per entrambi, anche perché tutti e due i nomi sono seguiti pure da Trapani, che offre ambizioni, Bcl e risorse economiche. La certezza è che mancano tre elementi per completare la rotazione a dieci di base, e in ballo ci sono due stranieri e un italiano. Se si arrivasse a Caruso, indipendentemente da Cheatham, si andrebbe con forza su un esterno straniero, potenziando decisamente il reparto rispetto al precedente assetto. La volontà è quella di completare l'organico il prima possibile, per il discorso Bcl sopra citato, e si proverà a correre. Già nei prossimi giorni, a inizio settimana, potrebbero arrivare nuove ufficialità.
Se una cosa non va bene a Pioppi è da fare seduta stante
RispondiEliminaUn rientro di Cheatham adesso sarebbe tremendo, vorrebbe dire stravolgere completamente la logica della squadra che si sta costruendo.
RispondiEliminaWilliams non ha problemi a giocare da 5
EliminaPuò non vuol dire che è stato preso per quello
EliminaConsiderando che con forrester é quasi fatta e l'ultimo italiano "buono" rimasto é caruso, non credo convenga prendere cheatham. Avremmo giá 4 lunghi che possono tenere il campo molto bene, servirebbe un 3 straniero da affiancare a vitali, piú mobile di cheatham. L'altra soluzione sarebbe visconti da 3 e un 5 straniero oltre a forrester (faried?)
RispondiEliminaForrester non viene
EliminaCome forrester non viene,?non era quasi fatta?
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