LBA. LA NUOVA ERA A TORTONA.

 

Derthona Basket 2.0: nuova era a Tortona tra rivoluzione e impatto della Cittadella.

La Bertram Derthona si prepara alla stagione 2025/26 con un nuovo progetto sportivo, il ritorno a Tortona e un impianto che promette benefici economici e sociali per il territorio.

 


Novità squadra e impianti

La Bertram Derthona Tortona si prepara ad affrontare la sua quinta stagione consecutiva in Serie A con un progetto rinnovato, che guarda tanto al campo quanto al radicamento territoriale e alla sostenibilità economica. Giovedì scorso la squadra si è radunata in vista del campionato 2025/2026, che scatterà il primo weekend di ottobre con l’esordio in trasferta contro l’Olimpia Milano.

Un incrocio dal sapore particolare per coach Mario Fioretti, al debutto da capo allenatore, che ritroverà il club con cui ha condiviso oltre vent’anni di carriera da assistente tecnico.

Una rivoluzione societaria

Profondi cambiamenti hanno segnato l’estate della società piemontese: rinnovato lo staff tecnico e dirigenziale, modificata la struttura societaria con la divisione tra l’area sportiva e la gestione della Cittadella dello Sport, e ridefinito l’organico della squadra. A spiegarne le ragioni è stato il presidente Marco Picchi, intervistato da Tuttosport:

«La decisione è stata presa con il dott. Gavio, che ha voluto un cambio di rotta. Una scelta legata anche ai risultati sportivi che non ci hanno soddisfatto. Abbiamo diviso i settori Sportivo e Cittadella e poi si è presentata l’occasione di riportare a casa Gianmaria Vacirca».

Vacirca è stato infatti nominato direttore generale dell’area sportiva, con responsabilità anche organizzative. La scelta di Fioretti come allenatore, spiega Picchi, è arrivata da un “colpo di fulmine” maturato durante un colloquio con lui e con Beniamino Gavio, presidente del gruppo Astm e sponsor del Derthona.

Una squadra giovane e motivata

La nuova Bertram si presenterà con un roster snello, senza impegni europei, e con un mix di conferme e volti nuovi. Restano punti fermi come Leonardo Baldasso, Paul Biligha, Leonardo Vitali e JP Gorham, a cui si aggiunge il centro polacco Dominik Olejniczak, indicato da Picchi come possibile rivelazione del campionato.

«Abbiamo ingaggiato ragazzi giovani e motivati, con ampi margini di crescita. Sarà una squadra intrigante: vediamo cosa ci dirà il campo», ha spiegato il presidente.

Gli obiettivi sportivi restano ambiziosi: raggiungere Final Eight di Coppa Italia e Playoff, considerati da Picchi «l’essenza del nostro sport».

 Il ritorno a Tortona e l’impatto economico

Dopo undici anni trascorsi tra Voghera e Casale Monferrato, la squadra tornerà finalmente a giocare a Tortona. La grande novità è la Cittadella dello Sport, un complesso che comprende un’arena da cinquemila posti, strutture per il settore giovanile e spazi per le attività collaterali.

Il progetto, fortemente voluto da Beniamino Gavio, non ha solo una valenza sportiva, ma anche economica e sociale. Secondo uno studio di valutazione commissionato dal gruppo Astm, ogni euro investito nel Derthona Basket genera 3,55 euro di impatto sociale, mentre la costruzione della Cittadella produce 3,58 euro di ritorno per ogni euro investito.

La nuova arena verrà inaugurata ufficialmente a fine settembre con un evento dedicato e sarà operativa sin dalla prima giornata di campionato.

«Vogliamo che il nostro campo diventi un punto di riferimento per la città – ha dichiarato Picchi in una precedente intervista. – I risultati sportivi e la partecipazione del pubblico sono strettamente collegati: lavoreremo per accrescere il senso di appartenenza e il numero degli abbonati».

Uno scenario competitivo

Sul piano sportivo, Picchi non ha dubbi sulle favorite: l’Olimpia Milano, grazie a un mercato da squadra di Eurolega, resta la principale candidata al titolo. Ma attenzione anche a Virtus Bologna, Venezia, Trapani e Trieste, club che hanno investito con decisione per rinforzare i rispettivi roster.

La stagione che sta per iniziare, dunque, segna per il Derthona un doppio ritorno: quello sul parquet della Serie A e quello a casa, in un impianto moderno che promette di diventare un asset strategico per il futuro del basket italiano.

 da Sport e Finanza.

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