PALLACANESTRO REGGIANA. ROSTER PIU' "VECCHIO".

Da QS a cura di Gabriele Gallo, la Reggiana al microscopio. 

Una Pallacanestro Reggiana un po' più "vecchia", dal punto di vista dell'anagrafe (30,3 anni la media, contro i 28,9 del recente passato), quindi teoricamente con maggiore esperienza. Con qualche probabilità in più di pagare dazio in termini di efficienza fisica sul lungo periodo, ma d'altro canto l'opportunità di possedere maggiore freddezza nelle giocate decisive. Con un potenziale offensivo sulla carta leggermente superiore a quello dell'anno scorso, in termini di punti, ma meno efficace a rimbalzo. Infine, cifre alla mano, ancora più letale al tiro dalla lunga distanza. In attesa che il basket giocato cominci a donare le prime certezze, l'estate e il periodo delle previsioni basate sulla statistica e, in base a quella, confrontando il roster della UNA Hotels versione 2024/2025, con quello dell'annata che va a cominciare, un paio di dati balzano subito all'occhio. Vitali e compagni l'anno scorso, mettendo insieme le medie dei biancorossi con un minimo di minuti utili sul parquet, avevano la possibilità, poi in gran parte confermata dai dati di fatto, di toccare quota 81,5 punti segnati di media. La Pallacanestro Reggiana, naturalmente tenendo conto che tre dei cinque nuovi arrivati provengono da formazioni estere, e i due italiani, Severini e Woldetensae, da sistemi di gioco differenti, è in grado di superare gli 82 punti. Diversa la tendenza se si guarda ai rimbalzi catturati. La coppia delle meraviglie Momo Faye-Kenneth Faried, arpionava oltre 14 palloni per match, la nuova, composta da Bryson Williams e Jaime Echenique, peraltro già collaudata dalla comune militanza la stagione scorsa coi turchi del Petkim Spor, si ferma a 8,5. Sarà quindi più che mai necessaria, a presidio delle plance, una vera "cooperativa" del canestro, di menettiana memoria ma dal cui Dna coach Dimitris Priftis ha preso diverse molecole per forgiare l'UNA Hotels, che guida per il terzo anno consecutivo, a sua immagine e somiglianza. In totale il gruppo reggiano di quest'anno ha la capacità, a bocce ferme, di catturare quasi 34 rimbalzi per gara, nel precedente torneo superava i 36. Dove invece, sulla carta, Reggio fa un upgrade è nella percentuale al tiro da 3 punti. Nel 2024/25 ha superato di poco il 30% (31,1) con otto giocatori su dieci in grado di scagliare "triple" con adeguata competenza. La versione attuale, guardando le medie dei protagonisti biancorossi, vecchi e nuovi, è in grado di andare oltre il 34%, con cinque elementi che superano il 35% (oggi come allora il più mortifero risulta Kwan Cheatham che raggiunge il 38%). L'anno scorso a raggiungere questo livello erano stati in tre, nel mosaico reggiano. L'arrivo di Caupain in luogo di Winston, infine, offre meno fantasia e funambolica capacità di battere l'uomo, ma garantisce più raziocinio e migliore gestioni dei possessi. Contribuendo alla possibilità teorica di chiudere le gare con circa 10 palle perse di media. Mentre l'anno passato si è superato le 12.  

da Superbasket

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Commenti

  1. Bisognerebbe comparare la squadra con quella di settembre dello scorso anno perché Faried è arrivato a primavera.

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    1. Porti pazienza sig. Gonzaga, è mio dovere farle notare che Faried ha esordito in PReggiana l'otto dicembre '24 partita a NA contro la squadra locale vincendo 84 a 76.
      Capita a tutti di sbagliare.

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    2. Comunque 2 mesi dopo l'inizio della stagione

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