Contro Varese per avere risposte.
Dalla Gazzetta di Reggio a firma Adriano Arati, l'ultima fatica di preseason della Reggiana.
Un'amichevole più pesante del solito. Oggi alle 17 a Masnago, la Una Hotels eliminata in anticipo dal Q-Round di Bcl disputerà l'ultima gara della propria preseason: il confronto con Varese è stato organizzato per permettere a entrambe le formazioni di prendere ulteriore ritmo in vista dell'esordio in campionato del 5 ottobre. Non sarà una gara qualunque. Varese è reduce da un pesante -54 rimediato a Tortona, una scoppola che ha alimentato voci di mercato in uscita per alcuni degli stranieri scelti dai lombardi, in primis il play Moody e la guardia Moore. E l'aria appare già tesa. Dal canto suo Reggio ha bisogno di dare qualche risposta dopo le prestazioni del Q-Round di Samokov, non brillantissime. Dopo una vittoria contro un Peristel troppo poco qualitativo per essere competitivo, l'aggressività e l'atletismo degli esterni dell'Antwerp hanno messo in difficoltà una formazione che deve trovare una propria identità offensiva e soprattutto difensiva, dopo un biennio segnato dalla presenza di Faye e di un altro centro muscolare in area e dal costante dominio dei rimbalzi. In estate Reggio ha scelto in corsa di puntare su tre stranieri sotto canestro pur di confermare Cheatham, rinunciando a un altro esterno straniero. Una decisione alimentata dal lavoro di corteggiamento, preciso e attento, fatto sul promettentissimo Garavaglia, poi finito a Ulm. Questo assetto ha potenziale, e lo si è visto nell'ultimo quarto della rimonta, ma richiederà tempo per trovare la quadra difensiva e nella protezione dell'area. E tra ottobre e novembre, con campionato e coppa, il tempo in palestra non sarà tantissimo. Occorre accelerare ora, anche pensando all'esordio contro Udine. Neopromossa, certo, ma di qualità, una società seria che sotto canestro ha scelto l'artiglieria pesante puntando su due centri fisici e atletici, Spencer e Mekowulu. L'altra incognita è il ruolo di ala piccola, in cui per ora ruotano Woldetensae e Vitali. In situazioni di emergenza, Priftis può scegliere sia i tre piccoli, con Barford insieme a due guardie, sia i tre lunghi con Cheatham a fare il finto esterno, ma una bella fetta di minutaggio va gestita diversamente con le ali piccole "ufficiali". Serve difesa, e quella ci sarà sempre con Vitali, ma serve pure che i due italiani, entrambi buoni tiratori, diano costanza offensiva. Oggi con Varese ci sarà l'ultimo collaudo, in un clima tutto tranne che sereno. I lombardi saranno senza il centro Renfro, fermo per infortunio, con il lungo finlandese Nkamhoua inserito da poco dopo gli Europei ma soprattutto con fermenti tra gli esterni. Il regista Moody non ha convinto, e d'altronde si tratta prima di tutto di un attaccante creativo, ben lontano dalle idee di coach Kastritis, tecnico che l'anno scorso ha costruito la salvezza su un play, Elijah Mitrou-Long, fisico, difensore e ordinato. L'altro esterno Taze Moore ha anch'esso avuto alti e bassi e in guardia si punta a una scommessa, intrigantissima, l'ex Venezia Allerik Freeman. Per anni giocatore da quasi 20 di media in Eurocup, viene da lunghi infortuni e cerca un rilancio. Ancora non è stato tesserato, in attacco può essere dominante, la tenuta fisica è da testare. Tante incertezze che alimentano voci di possibili cambi in corsa prima del via, così da risparmiare tesseramenti e visti per gli stranieri. Ci si gioca tanto.
da SuperBasket

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