Non è mai facile esordire in casa
Da QS a cura di Francesco Pioppi. Si fa presto a dire "esordio davanti al pubblico amico", ma quando vai ad approfondire ti accorgi che molte volte è stato un trappolone.
Domenica scorsa la Pallacanestro Reggiana ha iniziato il 14esimo campionato consecutivo in Serie A e – senza tralasciare che si tratta di una continuità senza precedenti per la nostra città – non sempre gli inizi al PalaBigi sono stati vincenti. In 7 casi su 14, infatti, i biancorossi hanno deluso le aspettative dei tifosi di casa anche se, molto spesso, l'inizio non ha poi rispecchiato l'andamento del resto della stagione. Il caso forse più eclatante si è verificato nel 2014, quando la truppa di Menetti fu sorpresa dalla Vanoli Cremona di coach Pancotto, corsara in via Guasco (70 a 69) con 21 punti di Cameron Clark. Quella stessa squadra, in cui c'erano campioni come Kaukenas e i gemelli Lavrinovic, a giugno arrivò poi a un tiro dallo scudetto nella finale con Sassari. Non andò meglio nemmeno al ritorno in Serie A nel settembre 2012, quando Reggio fu sconfitta dalla Montepaschi Siena per 61 a 56. Anche quella squadra però seppe riprendersi alla grande e – trascinata dal trio formato da Cinciarini, Brunner e Taylor – partecipò ai playoff da neopromossa. 12 mesi dopo si consumò la 'vendetta', perché i toscani furono superati nella prima al 'Bigi' per 67 a 59. Del 2014 abbiamo già detto, mentre del 2015 arrivò un altro successo, molto largo, contro Avellino, regolato per 87 a 68 a poche settimane di distanza dal successo in Supercoppa, il primo e finora unico trofeo 'italiano' conquistato dal club nel massimo campionato. Positivo anche il debutto interno del 2016, con Della Valle e Polonara che si sbarazzarono di Sassari per 86 a 80. Deludente, invece, quello del 2017 con la sconfitta per mano della VL Pesaro che sbancò via Guasco (102 a 95) con 29 punti di Dallas Moore. Fu l'antipasto di una stagione complicata in Serie A, ma entusiasmante in Eurocup, dove la squadra di Menetti arrivò fino alla semifinale con il fortissimo Lokomotiv Cuban. Positivo il primo passo casalingo nel 2018 con il successo per 85 a 77 anche se il campionato – che iniziò con Cagnardi in panchina, poi rilevato da Pillastrini – fu un vero strazio. Nel 2019 arrivò la sconfitta con Trento che fece il blitz: la gara finì 84 a 76 e la stagione fu interrotta per il Covid. Era la Grissin Bon di Buscaglia, una meteora in biancorosso. Il corso della famiglia Bartoli iniziò con coach Martino, con Milano che banchettò per 87 a 71 nella prima casalinga: la stagione fu segnata da un tracollo tra dicembre e gennaio che portò all'arrivo di Caja. Con il coach pavese (nell'ottobre del 2021) si partì col piede giusto: successo netto su Napoli (102-90) con 20 punti di Olisevicius: a fine stagione arrivarono sia i playoff che la finale di Europe Cup. Nel 2022, al ritorno al PalaBigi dopo il lungo restyling, il pubblico rimase deluso per la sconfitta con Tortona (63-59) e la salvezza, con il subentrante Sakota, arrivò solo all'ultima giornata. Nel 2023 il debutto di Priftis fu agile con Scafati (85-77), mentre nel 2024 Trento inflisse una batosta ai biancorossi (92-76). Con Udine, è storia recente, è arrivata una vittoria (76-71), ma è meglio restare coi piedi per terra.
da Superbasket
Foto da pagina fb Pallacanestro Reggiana
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