Le paelle di Oscar Eleni
10 Al GIRASOLE, il campetto che la Milano vera, non soltanto dello sport, ha dedicato ad un quindicenne che su quel cemento sentì fermarsi il cuore. Canestri di via Dezza non distanti dalla casa del maestro Mario BORELLA che meriterebbe anche il suo nome su quel fiore.
9 Al PROCIDA uscito dalla bolla Real Madrid con le piume arruffate, rinato, ma troppo solo, contro l’Islanda, bravissimo nella rimonta contro i lituani e pronto, speriamo, per non guardare più dalla panchina, o, dalla tribuna, la squadra di Scariolo.
8 A GAMBA, MENEGHIN e MARZORATI in testa al corteo per portare i fiori al campo di via Dezza. Un basket che ha dentro qualcosa, come direbbero RICCI o PESSINA, che non ascolta i barbari e non vorrebbe più ascoltare gli agenti incantatori.
7 A MANNION che forse ha ritrovato a Klaipeda qualcosa , a SUIGO giovane di 2 metri 22 che forse sarà l’unicorno che ci manca.
6 A Luca BANCHI per la prima vittoria con la Nazionale, nella speranza che dopo aver abbracciato tutti dica anche la verità a questo basket sempre in folle, a colleghi sempre nascosti dietro il mercenario di turno che ai giovani della nostra scuola organizzano solo viaggi per andare all’estero, a giocare con gli altri.
5 Al geniale BONAGA, virtussino doc, se dovesse sentirsi solo per aver dato a Messina gli onori che meritava. Chi accusa ETTORRE di aver preso la decisione in ritardo dovrebbe dire che anche molti altri avrebbero dovuto andarsene, in attesa di conoscere le terapie per troppi lungodegenti in pensione ben pagata.
4 Ai giocatori del PARTIZAN Belgrado che hanno tradito OBRADOVIC il grande, a quelli dell’EFES che hanno fatto fuori un allenatore di qualità come KOKOSKOV e a quelli del BAYERN che stanno tradendo HERBERT. Stesso voto ai dirigenti che hanno non li hanno protetti.
3 A PETRUCELLI, uno dei migliori a Klaipeda, ma pure a Tortona, se alla prossima convocazione non chiederà di essere trattato da vero azzurro e non soltanto come ripiego. Se lo merita.
2 Ai GIOVANI, di cui parla spesso anche il presidente PETRUCCI, se non faranno di tutto per conquistarsi spazio anche nei club. Certo che abbiamo qualche buon talento, ma serve lavoro duro in palestra, meglio un terzo tempo della rumba e del gin tonic.
1 Ad Amedeo DELLA VALLE se riuscirà a spiegare l’orribile settimana dopo la convocazione: se pensava di far pentire chi non lo ha convocato prima in Nazionale ha sicuramente fallito e non poteva certo essere il pubblico di Tortona a scaldare l’ambiente che lui gelava con poca difesa e attacco senza mira. Speriamo ritrovi subito la strada che al momento tiene BRESCIA in testa alla classifica.
0 AI 92 ragazzi di scuola italiana che adesso cercano gloria e dollari nelle università americane. Come direbbero gli agenti della serie televisiva sul cinema non saranno certo quelli della NBA a garantirci un futuro migliore, anche se la scuola sarà buona e, forse, la NAZIONALE non avrà più bisogno delle conversioni dei DI VINCENZO per tornare almeno a livelli delle ultime medaglie, era il 2004. I club, con tanti stranieri, ad esempio, sono fuori dai premi ormai da tantissimi anni.
da indiscreto.info

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