GIOVANILI: PR-BK 2000, DESTINI INCROCIATI?

Chi parla è Veronica Bartoli, presidente Pallacanestro Reggiana, un paio di settimane fa. "Per il campionato l'obiettivo primario è quello di blindare la salvezza. In modo da preparare il futuro. In agenda abbiamo tante cose, con un'attenzione particolare per i nostri giovani".

Le sue non sono parole al vento. La Bartoli al progetto giovani ci crede veramente. Per pragmatismo. Imprenditrice con un figlio del 2007, talentuoso, che gioca nel Basket 2000, allenato da Mariella Iotti.

L'Ice, ex azienda dei Bartoli (venduta ad un fondo d'investimento americano), di cui  Enzo (papà di Veronica) comunque, rimane un importante manager, è stata uno sponsor del Bk 2000. Pallacanestro Reggiana, da sempre, ha un modus operandi improntato sulla "cantera".  Andrea Menozzi è uno dei tecnici italiani più qualificati per il settore giovanile. L'anno scorso la PR ne ha aggiunto un altro non da meno, come Giordano Consolini, il cui investimento, non si è potuto utilizzare ed ammortizzare, causa pandemia. Basket 2000 non ha preso il via al campionato di C gold ed in teoria il prossimo anno verrà retrocesso e dovrà ripartire dall'attuale C silver (ma quasi nessuno ci crede viste le tante defezioni). Menozzi fa parte della commissione giovanile Fip, che ha come primo step, quello della riforma del settore. 

La LNP sta lavorando all'ipotesi di ridisegnare la piramide dei campionati nazionali, passando da due a tre tornei nazionali diletantistici, al di sotto della serie A. Il quarto livello, a 48 squadre, sarebbe invece riservato allo sviluppo dei giovani, vincolando la normativa alla cancellazione della regola degli Under obbligatori in A2, per canalizzare gli atleti più interessanti in uscita dalle giovanili d'Eccellenza, verso questo torneo laboratorio.

Morale. Necessariamente le idee non devono per forza portare ad accadimenti nuovi, ma possono prendere spunto pure su fatti passati. PR e Marconi Basket  C. Sotto, col tramite di Coopsette, dal 2002-2004 spinsero i giovani più promettenti, tipo Boscagin, a giocare le giovanili in PR ed un campionato seniores a Castelnuovo di Sotto. Dal 2013 fino a poco tempo fa, PR fece più o meno la stessa cosa con Correggio, con quei giovani che in PR non avrebbero ottenuto collocazione in prima squadra.

Da quanto ci risulta, sia in Via Martiri della Bettola che in Viale 1° Maggio ci stanno pensando.

Commenti

  1. Il Basket deve reinventarsi partendo di giovani, bisognerò però cambiare le regole del tesseramento altrimenti tutte le grandi squadre non investiranno nulla sui giovani.

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  2. I giovani sono soprattutto la base, non il vertice. Quanti smetteranno o faranno fatica a riprendere nel basket in particolare, sport al chiuso per antonomasia. Il minibasket ad oggi, può operare solo all'aperto. Fra tutte, saranno in sofferenza le annate 04/03/02, che dopo 2 anni praticamente persi, rischiano di trovarsi dal mondo junior a quello senjor, privi per l'appunto di 2 anni di giovanili. Poi nella riforma prevista delle annate ufficosamente si parla anche di passare dall'U18 all'U19. Quindi U20 scompare o rimane, se una regione vuole, solo a livello regionale? Perchè non fare anche U21?. Ripeto. Va bene guardare all'eccellenza del movimento, ma senza perdere di vista la base. Fip se ci sei batti un colpo!!!

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  3. Sono D'accordo ma anche le società e dico tutto il movimento deve essere molto attento agli allenatori delle givanili che devono essere preparati tecnicamente e non solo tatticamente

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