STORIE . FIP RE: MASSIMO TURNI LASCIA. IL SUO BILANCIO.

Massimo Turni dopo tre mandati da Presidente del Comitato Fip di Reggio Emilia, lascia, meglio è costretto a lasciare, come da statuto. Massimo è rimasto in carica per 12 anni, tre quadrienni olimpici. 

Le elezioni del Presidente e dei Consiglieri del Comitato Provinciale Fip di Reggio Emilia si terranno nelle sale Coni e Fip, in via Adua, alle ore 10,30 del 14 marzo.

Massimo, 42 anni (ex cestista nelle fila di Primavera, S.Croce, Bk Jolly), esercita la professione di geometra in un'azienda locale, ha due figli (Agata 7 anni e Leonardo 10 mesi), ed è sposato con Angela, "di nome e di fatto " dice Turni.

"Ci sono state giornate, meglio week end, con manifestazioni in corso che non mi permettevano quasi di vedere la mia famiglia. E' grazie al suo supporto ed al suo incoraggiamento, prima di ogni altra cosa, che ho potuto andare avanti così a lungo con questo incarico".

In che modo lascia questa Presidenza ?

"Con la coscienza a posto, da tanti punti di vista. L'impegno da parte mia c'è stato, credo di aver conseguito anche risultati, migliorando ciò che avevo ereditato. Lascio con i conti in ordine".

Rammarichi?

" In particolare uno. Il settore femminile".

Ci sono stati momenti in cui voleva lasciare l'incarico?

"Momenti di sconforto, di difficoltà, diversi. Ma la spinta che con continuità mi ha dato il movimento che ho rappresentato  è sempre stato un tonico non indifferente".

A ruota libera.

"Orgoglioso di aver contribuito a far sì che Reggio, al pari di Bologna, sia rimasto l'unico Comitato in Emilia Romagna, resistendo ai tagli politici. Questo per la nostra città è un fatto enorme. Possiamo avere tante iniziative che altre città non possono fare. Quattro anni fa le tante manifestazioni che animavano il nostro Comitato sono state portate d'ufficio e centralizzate a Bologna. Poi, poco dopo, il tutto è naufragato. Da noi, però, sono rimaste l'All Star Game di Promozione e la gara del tiro da tre. In questi 12 anni non sempre mi sono trovato in sintonia con decisioni prese dall'alto. Ho scritto più di una volta a Petrucci. Nessuna risposta. Uisp e Csi hanno dipendenti, noi solo qualche collaboratore, con rimborsi spese irrisori. Ci tengo a sottolineare che in 12 anni non ho percepito un euro di compenso e non sono mai andato al di là dei rimborsi chilometrici, comunque a rimetterci.  Mi sono sempre sentito investito di un mandato pubblico, non operavo per un un guadagno personale in tutti i sensi, ma solo e sempre per il bene del movimento che rappresentavo. Vanno in questo senso i numerosi attestati di stima che ho ricevuto da parte di dirigenti, allenatori, giocatori ed amministrazioni pubbliche locali".

Auspici?

"Che vi possa essere un ricambio generazionale alla guida delle società. In 12 anni ho sempre avuto come riferimento, almeno in quelle che vanno per la maggiore, le solite persone. Ed io stesso non trovavo un sostituto nel mio ruolo. Meno male che loro continuano a tener duro, nonostante la pandemia, che tantissimo scoramento sta portando. Poi un monito al mio successore. Ci vogliono fatti e non parole. Il compito da Presidente del Comitato è decisamente impegnativo. I buoni propositi, da soli, non bastano. Soprattutto in questo periodo storico".

Attualmente il Comitato Provinciale, oltre al Presidente Massimo Turni, è composto da Matteo Del Rio, Umberto Messori, Stefano Gelosini, Paola Pifferetti.

Per candidarsi alle elezioni in qualità di Presidente occorre l'appoggio di almeno sei società (ad ogni club spetta un voto), mentre per la carica di Consigliere ci vuole l'ok di almeno cinque  società. Sono circa 50 le Società aventi diritto al voto.

Ad oggi, come Presidente, si prospetta possibile una candidatuta interna come quella di Matteo Del Rio (attuale vice) ed una esterna rappresentata dal nome di Davide Giudici.

Comunque, ufficialmente, ancora di pretendenti non ve ne sono. Massimo Turni, se richiesto, sarebbe disponibile a rimanere in qualità di Consigliere.

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