EVENTO. STEP BACK IL 10 MARZO ORE18. LORENZO SANI-ALESSANDRO CROVETTI.

 

 

Giovedì 10 marzo, ore 18, ai Chiostri di San Pietro

(via Emilia San Pietro 44c, ingresso libero fino a esaurimento posti)

 

 Lorenzo Sani presenta il suo

 

STEP BACK

Eroi, profeti e leggende del basket

 

 

dialoga con l’Autore Alessandro Crovetti

Dai campi all’aperto alle grandi arene, attraverso le testimonianze dei protagonisti: un viaggio contromano nella storia del basket per raccontare le imprese dei pionieri che tra la fine degli anni Quaranta e l’onda lunga della Beat generation hanno fatto scoppiare la febbre per la pallacanestro nel Vecchio Continente.

Una miriade di storie raccolte tra le pagine di Step Back, il nuovo libro di Lorenzo Sani che mette al centro lo sport dei canestri, dopo il successo di Vale ancora tutto, che nel 2018 si è aggiudicato il prestigioso Concorso letterario del Coni per la Narrativa.

L’autore ne parlerà con Alessandro Crovetti, che certamente nel mondo della palla a spicchi non ha bisogno di presentazioni, giovedì 10 marzo , ore 18, ai Chiostri di San Pietro, con ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Tra le pagine di Step Back corredato dalle fotografie di Walter Breveglieri, rivivono le figure leggendarie dei campioni americani arrivati nel nostro Paese con la divisa dell’esercito durante la Seconda guerra mondiale: furono loro ad insegnarci i fondamentali di gioco, a portare mentalità e nuove tecniche di allenamento. E che dire dei mitici Harlem Globetrotters, che da quasi un secolo predicano la pallacanestro in giro per il pianeta e ora bussano alla porta della Nba. Schegge di storia riaffiorano dal passato, dalle Nazionali di Jim McGregor e Nello Paratore, agli allenamenti degli azzurri nell’oratorio sconsacrato di San Gregorio, all’ombra delle torri di Bologna. E poi le sfide Usa-Urss ai tempi della Guerra Fredda, la vicenda umana di Pino Giergia da Zara, che svela insospettabili cromosomi italiani nella crescita miracolosa della pallacanestro in Jugoslavia. Ma Step Back racconta anche quello che ci siamo persi, intrecciando il passato con le drammatiche vicende dei nostri giorni. Si racconta infatti la storia di Uvais Akhtaev e dei suoi 2 metri e 36 nascosti al mondo perché erano la sola traccia di Cecenia visibile a occhio nudo negli anni delle deportazioni di massa e la cosa non poteva certamente piacere a Stalin, che aveva cancellato la regione caucasica dalla cartina geografica. In un paio di fotografie, tra le tante dello sterminato archivio Breveglieri sono dedicate a un grande protagonista della pallacanestro a Reggio Emilia, Corrado Pizzi, il seminatore di talenti che allenò La Torre di Caldiani e Spaggiari, assoluta protagonista nella divisione cadetta. In uno dei due scatti contende il rimbalzo all’occhialuto Frank Germain, che detenne il record di punti realizzati in una sola partita coi 53 messi a segno contro la Reyer. Nell’altra foto in bianco e nero, sempre relativa al derby bolognese tra Gira e OARE del 1952, Pizzi cerca di strappare il pallone dalle mani di Giorgio Bongiovanni.

Per parole e immagini si parla anche della storica prima Coppa dei Campioni vinta dal Simmenthal Milano nel 1966 al palasport di Bologna contro lo Slavia Praga, gli spareggi scudetto tra le scarpette rosse milanesi e l’Ignis Varese, i duelli rusticani nella Pesaro di Agide Fava e Carlo Bontempi, la storia di Chaloub l’egiziano, il primo giocatore straniero ingaggiato dalla gloriosa Virtus Bologna, i frammenti di vita di Franco Bertini e Renato Albonico, tra Pesaro, Milano, Venezia, Varese e Bologna, il colorito reame del Barone Gary Schull, icona Fortitudo, il breve flirt con la pallacanestro Forlì dei fratelli Bino e Marina Cicogna, produttori cinematografici che ci hanno regalato capolavori da Oscar trionfando a Hollywood, l’estate italiana di Kareem Abdul-Jabbar spettatore al torneo di Rimini, l’incredibile cavalcata della Partenope Napoli che sfiorò lo scudetto e primeggiò in Europa. Sempre in tema di miracoli, poi, il racconto della squadra nata al bar Mazzini di Bologna, scintillante meteora che lottò per il titolo prima di scomparire, lanciando stelle del calibro di Vianello, Vittori, Sardagna e Conti, esplosi in quella antesignana Basket City emiliana degli anni Cinquanta così piena di vita, jazz e boogie woogie.

 

Corrado Pizzi contende il rimbalzo a Frank Germani del Gira.



Corrado Pizzi contende il pallone a Bongiovanni nel corso della stessa partita Gira-O.A.R.E. del 1952.

 

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