REGGIANA-ORGANIGRAMMA. CHI AL POSTO DI CHI?

Claudio Coldebella potrebbe lasciare la Unahotels-Reggiana. 

Continuano i rumors che vorrebbero Claudio Coldebella sempre più vicino al Maccabi Tel Aviv.

L'informazione, stavolta, arriva da Walla Sports, media israeliano molto informato. 

Ci sarebbe già un'intesa tra le due parti e si prevede che il dirigente italiano firmerà presto il contratto per iniziare a lavorare alla squadra per la prossima stagione.  

Coldebella, 56 anni, è attualmente direttore generale di Reggio Emilia e vanta 16 anni di esperienza nella gestione del basket. In precedenza ha ricoperto ruoli dirigenziali presso club di spicco come UNICS Kazan, Varese, Treviso e Caserta. 

Se la sua nomina verrà finalizzata, Coldebella sarà il primo direttore generale nell'era moderna del Maccabi Tel Aviv senza precedenti esperienze nel club. Nonostante questo, i fan di lunga data lo ricordano dai suoi giorni da giocatore negli anni '90, in particolare come guardia di spicco per la Virtus Bologna, dove vinse tre titoli di campionato italiano e la Coppa Saporta. Inoltre, ebbe un ruolo chiave nel guidare la nazionale italiana alla finale dell'EuroBasket nel 1997.

Dopo essersi ritirato dall'attività da giocatore a 38 anni, Coldebella ha svolto per un breve periodo la professione di allenatore prima di passare alla dirigenza di squadre di basket, dove si è costruito una solida reputazione. 

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Se così fosse, e probabilmente così sarà, ovvero la dipartenza di Coldebella da Reggio Emilia, chi al suo posto?

Stante la situazione che si protrae da tempo, fuori discussione la lealtà di Coldebella nei confronti di Pallacanetro Reggiana (vuol dire che ha già esposto la sua intenzione futura a chi di dovere), riteniamo che per la sua "successione" il club abbia già in mente il nominativo.

Anche a livello personale (non solo) siamo a conoscenza della stima che Veronica Bartoli e Claudio Coldebella nutrono nei confronti di Filippo Barozzi che sarebbe il naturale successore se, com'è probabile che sia, si cercherà di dare continuità aziendale. Anche perchè le strategie per la stagione 2025-2026 s'iniziano ad impostare proprio da adesso. Quindi il tempo per le ufficializzazioni per eventuali uscite e promozioni "stringe". 

Il mancato up-grade per Barozzi sarebbe anche da leggersi come una sorta di bocciatura dello stesso.

Filippo Barozzi (35 anni) ha messo piede in Pallacanestro Reggiana a partire dal 2012 ricoprendo il ruolo di team manager. Poi direttore operativo dal 2016, direttore generale dal 2018, infine direttore sportivo dal 2021. Da allora di acqua sotto ai ponti ne è passata. Il buon Filippo è cresciuto. Passando da ragazzo di bottega a uomo bello che fatto per il mondo della palla a spicchi. Molto importante anche l'esperienza di questi due anni che ha maturato sotto l'ombrello Coldebella. 

Se così fosse, e probabilmente così sarà, ovvero l'up-grade per Barozzi, chi al suo posto?

Michele Talamazzi o Luca Infante come ds. Con quest'ultimo che oramai ha più di mezzo piede all'interno di via Martiri della Bettola. 

Tenendo ben presente che l'obiettivo numero uno di Pallacanestro Reggiana è stato, è, e sarà, quello di rimanere nella massima serie. E non quello di vincere campionati o andarci vicino. A parte le esternazioni di qualcheduno che lasciano il tempo che trovano. E (inteso come mission) quello (ripetuto più volte) di inserire uno o due giovani del settore giovanile in prima squadra.

Se le cose dovessero girare per il verso giusto Reggio Emilia lotterà per un posto playoff. Se dovessero andar male si cercherà la salvezza.

Il fatto più importante non sono i giocatori, l'allenatore o il dirigente di passaggio, ma una proprietà solida e stabile. Che ad oggi la famiglia Bartoli garantisce.

 

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Commenti

  1. Barozzi sarebbe la fine della Pallacanestro Reggiana.
    Ha giá fatto un anno in quella posizione e infatti siamo quasi retrocessi, e non penso che 2 anni in piú di esperienza abbiano cambiato le cose.
    Speriamo davvero che la Bartoli sia abbastanza lungimirante da non dare a Barozzi un ruolo cosí importante.

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  2. Fermo restando che l'esperienza di cui parla Botteghelz è quella fatta assieme a Della Salda e Menetti, dove il ns diretto interessato era quello con il peso specifico minore.
    Della Salda è noto per essere egocentrico e prima donna.
    Con questa premessa; e senza alcun potere, cosa poteva fare il buon Barozzi se non stare al gioco di chi allora comandava?

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  3. Barozzi? Infante? Ok manca solo Giudici e siamo a posto. Poi se la famiglia Bartoli farà come San Landi possono metterci chiunque. Speriamo rimanga Claudio.

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    1. Non vorrei deluderti, ma Giudici è già dentro. Credo resp. scuola basket o mini basket. Qualcosa di simile.

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  4. È dentro anche o in federazione o nella lega. Si sta costruendo un futuro nei piani alti (sempre che ci riesca).

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