Durante la presentazione del progetto Sport Education, Luca Baraldi è tornato su alcune dichiarazioni di Petrucci riportate oggi dalla Gazzetta dello Sport. Questa la sua replica, come riportata dal Corriere di Bologna
Se
il basket non produce ricavi non è colpa di azionisti come Zanetti o
Armani, ma di un sistema che negli ultimi 20 anni non ha potuto, voluto o
è riuscito a crescere come altri sport.
La Virtus in Eurolega? Per qualcuno forse è un problema, ma non per noi
né per quelle società che hanno l’ambizione di far crescere oltre a loro
stesse anche il sistema. Il miglioramento tecnico e di status delle
società italiane in qualsiasi sport può portare un valore aggiunto anche
alla base, ma spesso per quanto riguarda il basket questo non è
compreso, in particolare dalle istituzioni.
Concordo con Petrucci che la Nazionale sia il punto di riferimento del
nostro sistema ed è giusto che le società valutino di essere più
disponibili possibile nel fornire giocatori. Però dall’altra parte
bisogna anche comprendere gli sforzi che fanno gli azionisti come
Zanetti nel nostro caso, o Armani a Milano, Brugnaro a Venezia, Gavio a
Tortona in un sistema che non produce ricavi. Se vediamo quanto
realizzava il calcio in diritti televisivi 20 anni fa, la differenza dal
basket non era enorme. Oggi con i diritti televisivi non ci paghiamo
nemmeno il pullman. Vanno premiate le società che hanno voglia di
crescere, portiamo grandi giocatori nel nostro campionato e li paghiamo
in euro o dollari non in fiori
Non è colpa delle società se la Lega fissa Milano-Virtus alle 16 di un
giorno lavorativo. In quel contesto è ovvio avere il 2% di share, ma non
l’ha deciso né Luca Baraldi né Ettore Messina di giocare a quell’ora.
Lo decide la Lega e forse c’è da rivedere qualcosa lì. Lo ripeto spesso a
Gandini, il nostro presidente di Lega, davanti a un percorso di
crescita bisogna essere dinamici, ma io vedo poco dinamismo".
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