BASKET E ARBITRI. L' ERA LAMONICA IN DIRITTURA DI ARRIVO?

 

L’era “Lamonica” in dirittura d’arrivo???
Di ieri i rumors dell’indiscreto che su storiesport.it riporta diversi stati d’animo di malessere che attualmente vi sono nel Comitato Italiano Arbitri retto dal Luigi Lamonica e dal Vice Giansanti.
Questi alcuni passi del lungo articolo pubblicato su storiesport di cui si riporta il link in basso .
Il Commissioner nell'occhio del ciclone tra provvedimenti, lettere e caccia alle talpe: l'opzione di rinnovo del mandato in bilico. La sospensione agli ufficiali di campo per la topica di Masnago e il malcontento dei club.
Il vento di contestazione arriva ormai da più parti, e anche a livello arbitrale il vento di molte regioni pare spirare in direzione contraria, non ultimo quello che si respira ad esempio in Emilia Romagna. Un vento di rivolta contro Lamonica che assume significati elettorali precisi, in direzione contraria a Petrucci.
Non c’è infatti soltanto la questione relativa alle accuse di scarso livello della classe arbitrale, che a dire il vero sono sempre esistite persino quando in campo ci andava l’attuale capo del comitato italiano arbitri, il quale però in questi quasi due anni poco o nulla ha fatto in termini di lavoro tecnico per migliorare la situazione.
Che i rapporti personali di Lamonica con alcuni dei “senatori” della squadra fossero pessimi da anni, era storia conosciuta un po’ a tutti: il gelo con il siciliano Carmelo Paternicò, il fischietto italiano oggi più titolato in Eurolega, dura infatti dai tempi della celebre finalissima Olimpia-Fortitudo, decisa, grazie alla decisione dell’arbitro siciliano dopo il controllo fatto osservando le immagini delle telecamere a bordo campo:
La trasparenza però non pare una dote riconosciuta a questo CIA: basti pensare che, da quest’anno, gli arbitri non conoscono il voto dato loro dall’osservatore, scelta voluta da Lamonica.
Il malcontento dei fischietti italiani appare molto più diffuso di quanto credessero Lamonica e il suo vice, Marco Giansanti. Certo, non siamo ai tempi nei quali l’AIAP di Rino Colucci decideva e imponeva il cambio dei vertici del CIA alla Federazione, ma gli ultimi accadimenti dimostrano come proprio i vertici del sindacato dei fischietti (in primis il presidente Quarta e il suo vice Mazzoni), proprio cioè quelli nei quali il Commissioner più confidava, non sono più molto rappresentativi del gruppo.
Molti hanno ironizzato sui contenuti della missiva del Commissioner Lamonica e del vice Giansanti, sottolineando come esista più di un problema, se dopo quasi due anni di mandato bisogna ancora raccomandare semplici e banali linee guida a un arbitro nella preparazione alla gara.
Dal canto suo, Lamonica si dice sicuro della propria riconferma, che però magari potrebbe essere ottenuta sacrificando più di qualche fedele collaboratore, ad esempio Giansanti, oppure Nicola Longo che guida la Legadue, mentre il fidatissimo Carmelo Morina, ufficialmente capo di tutti gli istruttori, è stato di fatto già demansionato visto che la guida tecnica degli arbitri di serie B è stata affidata alla coppia Spinelli–Chiari.
Domanda maligna: ma se a questo punto, stanco e stufo, Gianni Petrucci si uniformasse al ragionamento di Lamonica, legando le proprie chances elettorali anche al sacrificio di qualche dirigente, a cominciare dal vertice CIA, e cioè proprio “rinunciando” a Lamonica?

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